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Mi presento: sono nato in una domenica di febbraio del 1958 ad Altamura, nella murgia barese. A due anni ho dovuto mettere su degli occhialetti da ipermetrope, che ingrandivano un po' le figure e mi allontanavano dalle attività più pericolose dei compagni, prima di asilo e poi di scuola, tipo giocare a pallone o fare la guerra "a botta di pietre". Fu così che mi immersi sempre più profondamente in un mondo di letture e fantasticazioni, dal Mago Verdicchio al Soldatino di Piombo, da Nonna Abelarda a Capitan Miki, da Giulio Verne a Emilio Salgari, da Lollo Rompicollo al Principe Valiant. I germi di quella malattia non mi hanno mai più abbandonato e, studente di ingegneria all'università di Pisa, veneravo un altarino di cartone con la fotografia del Magico Alverman, alternando alla matematica Andrea Pazienza e all'elettronica Moebius, il tavolo sempre ingombro di disegni e disegnetti, matite colorate e pennarelli. 

Agli inizi degli anni '90 ho avuto la fortuna di conoscere Giuseppe Palumbo e Sebastiano Vilella, i due caronti che mi hanno generosamente traghettato sull'altra sponda, quella degli autori di fumetti, nel mio caso eternamente esordienti. È il periodo delle prime collaborazioni con il mitico Frigidaire, a cui sono seguite tante altre cose e cosette, spesso di effimera durata, come Mondo Mongo, Dinamite e le varie pubblicazioni e fanzine che hanno ospitato i miei personaggi, da Gino e Sberla a Nico Sfinito, da Tom & Ponsi al Prof Knox.

Ogni autore ha una serie di debiti formativi che è giusto onorare. Nel mio caso dovrei rendere omaggio a tutta una serie di  topi e gatti di carta, con in testa Felix the Cat di Pat Sullivan e Krazy Kat del grande George Harriman, ma anche il Mickey Mouse degli esordi, quello tutto nero con i pantaloncini corti dai grossi bottoni, così come a eroi sgrammaticati e squinternati come il fantastico Popeye di Elzie Crisler Segar e il Signor Bonaventura del nostro Antonio Rubino. 

Che dire di più? Tutto il resto gira intorno a queste poche ma essenziali qualità personali: indolenza, cusiosità, amore per i dettagli e presbiopia galoppante. A voi il piacere di scoprirlo, curiosando qua e là in questo sito.

 

I present myself: I was born in a February Sunday of 1958 in Altamura, in the Apulian Murgia hills. When I was two I had to wear glasses for hypermetropia that made pictures a little bit larger and took me away from the more dangerous activities of my classmates - first at the kindergarten and then at school - like playing football or “making the war” by throwing stones. I therefore submerged myself deeper and deeper in a world of readings and reveries, from the Greenish Wizard to the Tin Soldier, from Grandma Abelarda to Captain Miki, from Jules Verne to Bugs Bunny and Prince Valiant. The germs of that sickness never abandoned me and, as a student in engineering at the Pisa University, I used to worship a cardboard altar with a picture of the Magic Alverman, alternating mathematics with Andrea Pazienza and electronics with Moebius, my desk always cluttered with drawings, sketches, coloured pencils and felt-tips.

At the beginning of the 90’s I had the luck of knowing Giuseppe Palumbo and Sebastiano Vilella, who ferry me on the other shore, the one of comics authors, in my case eternally budding. It is the period of the first contributions to the mythical Frigidaire magazine, followed by many other publications and fanzines, often short-lived, like Mondo Mongo and Dinamite, that hosted my characters Gino e Sberla, Nico Sfinito, Tom & Ponsi and Prof Knox.

Every author owes some debts that he should honour. In my case I should render homage to a whole army of paper mice and cats,  leaded by Pat Sullivan’s Felix the Cat and the great George Harriman’s Krazy Kat and also including the Mickey Mouse of the beginnings and ungrammatical and odd heroes like the fantastic Popeye by Elzie Crisler Segar and the Signor Bonaventura by our Antonio Rubino. 

What to say more? All the rest revolves around these few but essential personal qualities: indolence, curiosity, love for the details and galloping presbyopia. You can take your own fun discovering it by clicking here and there in this website.

 
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